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Attività commerciali in provincia, Sciacca va male: “In stato di decadenza ed assuefazione al nulla”


A lanciare il grido d’allarme è Giuseppe Caruana della ConfCommercio: “Non più rinviabile l’adozione del Piano Commerciale alla stregua del Piano Parcheggi e del PUT” e bacchetta la divisione delle deleghe assessoriali al commercio (Leonte) e all’artigianato (Brunetto)

“In relazione ai dati analizzati da Confcommercio Agrigento si sottolinea che anche sul piano
comunale bisogna agire al fine di tamponare l’emorragia in corso relativamente alla negativa
congiuntura economica che il settore produttivo della città sta attraversando con particolare
riferimento alle attività commerciali e artigianali, alle micro-imprese ed alle PMI in generale. Inutile (o
forse no) ribadire la condizione economico-sociale che la nostra provincia in particolare sta
attraversando e qui ci uniamo al grido d’allarme lanciato dalla CGIL provinciale in relazione allo stato di -decadenza e di assuefazione al nulla- a cui Sciacca al momento non si sottrae.

A Sciacca gli ultimi dati raccolti (2016-2017) incrociati tra ufficio commercio e camera di commercio, seppur non in maniera significativa segnano risultati negativi a saldo tra aperture e chiusure, ed inoltre evidente ed incontrovertibile la tendenza alla desertificazione commerciale nel centro storico a favore di zone che permettono di avere servizi migliori a supporto delle attività commerciali, aree più ampie e più facilmente accessibili come quelli delle zone periferiche. Dato che se da un lato risulta positivo per i quartieri interessati, dall’altro è allarmante.

E’ Certo che non si può concepire nessun Centro città o storico che dir si voglia senza un numero adeguato di negozi che lo popolano e che lo identificano come tale, così come è altrettanto certo il dato sullo spopolamento dei negozi che migrano, quando resistono, dal centro verso le periferie (stimata in circa il 20-25% negli ultimi 2 anni a livello provinciale).

A questo punto diventa non più rinviabile l’adozione del Piano Commerciale alla stregua del Piano Parcheggi e del PUT come strumenti di programmazione che seppur appaiono oggi datati (tranne il PUT) possono senz’altro esser utili a capire dove e come vogliamo indirizzare il comparto inserito nel tessuto urbano. Piano Commerciale che come sappiamo è parte integrante del PRG, che attende da oltre 20 anni la sua approvazione, ma che pare essere in dirittura di arrivo vista la recente approvazione della VAS da parte della Regione Siciliana. E proprio in quest’ottica, per non vanificare il lavoro svolto nel tempo da tutte le amministrazioni che si sono susseguite, per non perdere quei tanti seppur lenti passi in avanti fatti fino ad oggi, che chiediamo un impegno costante e continuo. Bisogna anche rimettere nuovo ordine al regolamento della TARI che come già comunicato qualche giorno addietro dalla nostra sede provinciale, risulta iniquo ed eccessivamente oneroso per determinate categorie mentre per altre (vedi la voce banche) irrisorio. Confcommercio c’è ed pronta a fare la sua parte come già fatto in passato. In tal senso nei prossimi giorni verrà sottoposta alla A.C. la sottoscrizione di un protocollo già in fase operativa a livello nazionale denominato Laboratorio Nazionale sulla Rigenerazione Urbana di Anci/Confcommercio.

Il laboratorio può rappresentare il luogo di confronto e di diffusione di buone pratiche fra Comuni e Confcommercio territoriali che, aderendo alla sperimentazione, intendono sottoscrivere accordi locali per dar vita ad iniziative condivise allo scopo di rigenerare le città, incidendo sugli strumenti urbanistici e sulle norme; introdurre misure di fiscalità di vantaggio; costituire partenariati per laredazione di progetti a valere sulle risorse nazionali o europee; formare professionalità in grado di
gestire i processi partecipati di rigenerazione urbana.

Adesso abbiamo un interlocutore sul piano locale, l’autorevole Assessore Fabio Leonte che tra le sue tante deleghe, alcune delle quali assorbiranno la gran parte del suo tempo-lavoro, annovera anche quella al Commercio. Ecco speriamo non sia solo una formalità quella di aver inserito la parola “commercio” tra le deleghe assunte, speriamo di non essere i soliti “figli di un Dio minore”.

Inoltre non condividiamo la separazione delle deleghe al commercio (Leonte) e all’artigianato (Brunetto), andate di solito di pari passo e sotto lo stesso Assessorato. Tuttavia attendiamo di capire
come ci si vuol muovere in tal senso.

In ultimo un appello al Presidente del Consiglio Comunale ed al Consiglio tutto che di recente ha datoprova di capacità di scelta unanime e super veloce allorquando nella seduta del 19 luglio ha approvato la delibera di modifica della convenzione per la realizzazione delle prime super ville del Verdura Resort di sir Rocco Forte. Ecco spingiamo tutti nella medesima direzione e con il medesimo impegno al fine di avere una migliore regolamentazione in genere e commerciale in particolare, una migliore viabilità, le giuste aree di parcheggio… poi al resto ci pensa Sciacca con le sue bellezze naturali, architettoniche e con quelle artistiche dei suoi maestri”.