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Bilanci dei Comuni e legge di stabilità, AnciSicilia: “Altri tagli ai comuni di medie dimensioni”… come Sciacca. Nessuna certezza per il triennio 2017-2019


Si richiano ancora tagli, penalizzazioni e nessuna certezza di programmazione economica per il triennio 2017-2019. Sono queste le problematiche interpretative e attuative dell’art 1 della Legge Regionale n.8/2017 “Disposizioni in materia di assegnazioni finanziarie ai comuni”.

Su questi temi e sulle basi  delle osservazioni formulate dal Dipartimento regionale delle Autonomie Locali, l’AnciSicilia – associazione regionale che raccoglie tutti i sindaci dei comuni siciliani – ha inviato una richiesta di audizione alla I e alla II Commissione all’Ars, Affari Istituzionali e Bilancio, presiedute rispettivamente da Salvatore Cascio e Vincenzo Vinciullo.

Restando così la norma– spiegano Leoluca Orlando e Mario Emanuele Alvano, presidente e segretario generale dell’Associazione dei comuni siciliani – si rischia di perpetuare, anche nel 2017, un’eccessiva penalizzazione nei confronti dei comuni di medie dimensioni demografiche. Nonostante, in termini complessivi, le risorse destinate alle autonomie locali siano rimaste invariate, il rischio è che, anche in considerazione delle riserve di legge previste, alcuni comuni possano subire tagli ai trasferimenti tra il 15% e il 20% rispetto al 2016”.

Maggiori preoccupazioni – concludono Orlando e Alvano – desta però il fatto che il meccanismo introdotto dalla legge di stabilità 2017, crea una pericolosa interdipendenza tra le risorse destinate ai lavoratori precari e i trasferimenti ordinari agli enti locali. La preoccupazione consiste nel fatto che ove non si ponga rimedio tempestivamente a tali problematiche interpretative e attuative, attraverso un preciso intervento normativo, non si potrà procedere al riparto delle risorse tra i comuni, privando, quindi, gli enti locali di ogni certezza sulla programmazione della spesa nel triennio 2017-2019”