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Fabrizio Oggiano: il saccense dietro “La vita di un Montatore Video”


Chi conosce l’ambito professionale del video making, non potrà non conoscere la divertentissima pagina Facebook La vita di un Montatore Video, forse meno noto è però che la regia – è il caso di dirlo – della pagina è tutta saccense, anzi, “sciacchitana”.

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Del saccense Fabrizio Oggiano vi avevamo già parlato tempo fa, in occasione della presentazione di “Rap Renderizzato”, oggi lo riscopriamo in veste di ideatore ed unico gestore della pagina Facebook che a livello nazionale raccoglie meglio il mondo del video-editing italiano con oltre 25mila like al momento ed oltre 300mila visualizzazioni a settimana.

Fabrizio, siciliano originario di Sciacca(AG) naturalizzato ferrarese da ormai 12 anni, arriva in Emilia nel lontano 2004 a causa degli studi universitari e e ci resta sia per motivi lavorativi, che soprattutto affettivi; nella vita fa il filmmaker e montatore video per Sky Sport, ma da oltre 2 anni si occupa anche di social media proprio con la sua pagina dedicata al settore.

Da dove nasce l’idea di aprire una pagina sulle “sfighe” della vita da montatore?

“L’idea della pagina nasce per caso il 25 Febbraio 2014. – racconta – Quel giorno per la prima volta scrissi nel mio profilo personale una frase inerente al montaggio video. Avendo tanti colleghi del settore tra i contatti, subito il post raggiunse molte reazioni. Era una prima citazione stupidissima che descriveva però una simile realtà condivisa. Poco dopo chiesi del consenso per la realizzazione della pagina:

 

Nemmeno due ore dopo il progetto prese vita. Invitai amici e parenti a seguirla e dopo pochi giorni iniziarono ad aumentare sempre più le persone interessate alla pagina. Il mese successivo la pagina contava già un buon numero di seguaci, oltre 400 che continuamente commentavano e interagivano con i miei post. Allora mi venne in mente di creare anche il Gruppo Chiuso per testare al meglio l’interazione tra le persone interessate all’argomento. Per tanti un punto di riferimento quotidiano. Ad oggi è uno dei gruppi Facebook più usati dal settore audiovisivo.

E gestisci tutto questo da solo?

All’interno del Gruppo vige un regolamento e ci sono 13 moderatori (che ringrazio!) per aiutarmi nella gestione. Nella pagina invece riesco a gestire il tutto da solo. Mi viene naturale. Ho dato vita ad una comunità quasi 3 anni fa senza rendermene davvero conto. Non è una pagina! (almeno per come la vedo io). E’ una comunità vera e propria di creativi pensanti. Sono molti i professionisti (web, tv, cinema, dipendenti, freelance, associazioni, videomakers ed amatori) che seguono i post costantemente. Nel 2016 è nato l’account instagram della pagina; i followers possono condividere i proprio scatti di workstation o timeline e utilizzando l’hashtag #lavitadiunmontatorevideo riceve un repost.

Come sei arrivato a 300mila visite di copertura a settimana? Tutto per caso?

Ci sono citazioni o comunque post che raggiungono tante condivisioni. E una condivisione tira l’altra e altre persone notano l’esistenza della pagina tramite questo, nulla di che. Sono le cosiddette “visite di copertura”, persone che interessate notano un post ma nella maggioranza dei casi non segue nemmeno la pagina. Poi è stata la prima pagina a parlare della verità sulla vita di un montatore video qualunque. Ci sono stati anche rari picchi di copertura superiore ai 2,5 milioni.

I contenuti che pubblichi sono originali o sono ispirati ad altre pagine (magari made in USA)?

L’80% dei posti sono originali, scritti da me mentre sono in bagno – di questa doverosa precisazione, ci sentiamo di ringraziare Fabrizio – o durante le pause lavorative. Altri post invece sono sempre originali ma inviati dagli utenti stessi. Ci sono album dedicati e varie sezioni, le citazioni con immagine ad hoc, conversazioni con clienti e tanto altro. Alcuni video sono dei repost; se provengono dal web chiedo sempre la licenza d’utilizzo al creatore. Scrivere mi è sempre piaciuto, scrivere anche con demenzialità, quella reale però. Poi ci sono le gif, quelle non le creo io, girano nel web e prendo quelle inerenti al contesto.

meme-mont-1La pagina ruba molto tempo al tuo lavoro o la usi come “sfogo” personale?

Diciamo che mi occupa di media 2 ore sparse nell’arco di una giornata. Scrivo prima la frase nel cellulare, poi cerco una immagine senza diritti o uno screenshot di un film e applico su la frase con logo. Tante le programmo anche giorni prima dell’uscita. Mi viene ormai naturale scriverle, soprattutto perché negli anni ho iniziato a trarre ispirazione anche dai lamenti scritti dai seguaci. Si, è uno sfogo. Uno sfogo comunitario. Ultimamente con l’aiuto dell’agenzia romana WeMediaCrew sto organizzando il primo Evento della pagina.

La pagina ti è stata utile nel tuo lavoro?

Ho conosciuto tante persone anche dal vivo. Preso altri contatti lavorativi, tutto grazie alla pagina e al gruppo soprattutto. Ho avuto anche una collaborazione con Diadora e altri sponsor per la realizzazione del videoclip della canzone Rap Renderizzato, la canzone dei montatori video. Ma non ho alcuna entrata monetaria ricavata dalla gestione. Mi diverto e mi rilassa. Attualmente la pagina è anche in collaborazione con la Pagina Facebook Roba da GRAFICI

Che ne pensi delle pagine umoristiche di facebook? Pensi possano veicolare anche messaggi seri con leggerezza?

Penso che il modo migliore di dire la verità, farla percepire ad una ampia massa di persone, sia quello dell’ironia.

Quali sono le pagine che segui con più piacere sui social?

Seguo moltissime pagine, tipo quelle dei filmmakers preferiti, pagine di festival del cinema, pagine di colleghi e ogni tanto entro anche su Commenti Memorabili, Ah ma non è Lercio e similari.

Hai altri progetti – legati alla pagina – per il futuro?

Sì, sto anche scrivendo il libro della pagina. Una raccolta di oltre 1000 citazioni originali sulla vita di un montatore video. Ma non solo, a Gennaio 2017 verrà lanciato il sito www.lavitadiunmontatorevideo.it, dove ci sarà modo di entrare a far parte di un database che farà da vero e proprio circuito lavorativo.

E sull’onda di questi due progetti, non possiamo che fare un immenso “in bocca al lupo” a Fabrizio per il suo futuro.