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Inchiesta Girgenti Acque. Nel mirino della Procura entra anche l’ATO idrico: perquisizioni e sequestro documenti


Si ingigantisce l’inchiesta su Girgenti Acque, nel mirino degli inquirenti finisce anche l’ATO, cioè l’autorità pubblica che avrebbe dovuto controllare l’operato del gestore idrico.

Gli inquirenti infatti, ipotizzano, che l’Ato, ovvero l’autorità pubblica deputata al controllo sull’operato di Girgenti Acque, abbia in realtà favorito illecitamente la società e il suo presidente Marco Campione, principale indagato dell’inchiesta. L’Ato ed in particolare il suo direttore generale ing. Bernardo Barone dunque andrebbero ad aggiungersi ai 72 indagati per i reati di associazione a delinquere, ricettazione, corruzione, truffa e false comunicazioni sociali.

Nella tarda mattinata di ieri infatti, il Nucleo polizia economico finanziaria della Guardia di Finanza di Agrigento e del Noe dei carabinieri di Palermo, hanno fatto “visita” negli uffici dell’Ato di Agrigento, che si trovano nella zona industriale e nella sede di Girgenti Acque, quasi di fronte e dopo una perquisizione, hanno sequestrato una corposa documentazione, che va ad aggiungersi alla precedente. Il decreto di perquisizione è stato emesso dai pubblici ministeri Salvatore Vella, Alessandra Russo e Paola Vetro coordinati dal procuratore Luigi Patronaggio.