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Lampedusa. Bagarre fra tunisini all’hotspot: un immigrato accoltellato e un altro arrestato


Il sindaco di Lampedusa Salvatore Martello, aveva lanciato un grido di allarme, l’hotspot dell’isola è difficile da gestire.

In molti avevano storto il naso alla parole – forti – del sindaco e qualcuno lo aveva persino accusato di razzismo, come il suo predecessore Giusy Nicolini, ma i fatti sembrano confermare le preoccupazioni dell’attuale primo cittadino di Lampedusa.

Il fatto risale a ieri sera, quando all’interno del centro di prima accoglienza dell’isola è scoppiata l’ennesima bagarre tra immigrati. Un immigrato di 26 anni nella furibonda lite, scoppiata tra tre tunisini, per motivi non ancora chiari agli investigatori, è stato accoltellato. I tre hanno iniziato a discutere animosamente, poi il clima si è surriscaldato e sono passati alle mani, finché uno dei litiganti, ha tirato fuori un coltello ed ha colpito al torace un degli altri due contendenti.

Le grida hanno attirato le guardie che hanno soccorso il tunisino ferito, che dapprima è stato portato al Poliambulatorio dell’isola, dove i medici gli avevano diagnosticato una prognosi di 15 giorni. Ma poco dopo il quadro clinico si sarebbe aggravato, rendendosi necessario il trasferimento con l’unico elisoccorso presente sull’isola, al “Civico” di Palermo.

Ed questo uno degli aspetti che più preoccupano il sindaco Martello, infatti se mentre l’elicottero è fuori per soccorrere l’immigrato, sull’isola dovesse accadere un incidente, il malcapitato non potrebbe essere soccorso a sua volta per la mancanza dell’unico mezzo aereo.

Per la cronaca, l’autore dell’aggressione China Naim, tunisino di 25 anni, presente sull’isola dallo scorso 15 gennaio, poco dopo, è stato rintracciato dai carabinieri ed arrestato.