Nuova insegna nell’ufficio turistico del Comune di Sciacca. È stata installata sopra il portone di ingresso dei locali di Corso Vittorio Emanuele, ai piedi del Palazzo Municipale.
“La vecchia insegna – dice il vicesindaco e assessore al Turismo Filippo Bellanca – era ormai ridotta male, tutta sbiadita e non dava una bella immagine agli occhi del turista in cerca del nostro ufficio, per informazioni sulla città. Abbiamo così deciso di far realizzare una nuova tabella, diversa nella grafica dalla precedente. Abbiamo anche ripulito tutta la parete adiacente all’ufficio turistico, da tabelle e altre istallazioni fatiscenti e superflue”.
“La nuova insegna dell’ufficio turistico comunale – spiega il vicesindaco Filippo Bellanca – ha come sfondo, in trasparenza, un richiamo alla nostra ceramica artistica e in particolare agli splendidi pannelli del Bonachia che si trovano nell’istituto d’Arte di via De Gasperi.
Emerge poi una ‘i’ – simbolo ormai riconosciuto universalmente come ‘informazioni’ – racchiusa dentro il noto contrassegno di geolocalizzazione utilizzato nelle mappe digitali. Le scritte dell’ufficio turistico sono in tre lingue: italiano, inglese e francese. È un piccolo passo di un processo di restyling che proseguirà”.
Giornalista Direttore responsabile di Fatti&Avvenimenti. Nato a Partinico (PA), ma saccense. Ha sempre vissuto a Sciacca, dove fin da giovanissimo si è appassionato alla politica locale. Scrive da quando aveva 17 anni, scrive di tutto perché “così è giusto che sia”. Ha scritto principalmente per il giornale ControVoce di Sciacca e per il Fatti&Avvenimenti, ma suoi articoli sono apparsi anche sui quotidiani La Valle dei Templi.net, LinkSicilia (MeridioNews), La Voce di New York e tanti altri giornali agrigentini, regionali, nazionali ed internazionali. Da Gennaio 2017 è corrispondente italiano per la rivista francese Lumieres Internationales Magazine. Scrittore a tempo perso. E’ anche uno studente di Giurisprudenza. Coltiva da anni la passione della musica e del canto ed ha una sua band. Non chiedetegli cosa voglia fare da grande, perché non lo sa.