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Ribera. Beccati gli autori dei furti nelle scuole della città: sono 5 romeni


I Carabinieri di Ribera hanno scoperto e denunciati una banda di 5 giovani romeni, accusati di essere gli autori delle razzie degli ultimi mesi negli istituti scolastici delle città: recuperato un ingente quantitativo di refurtiva

I militari dell’Arma, quando hanno scoperto il “bottino” di razzie che i cinque giovani romeni nascondevano a casa, hanno subito pensato ai vari furti avvenuti negli ultimi tempi, in danno di alcuni istituti scolastici del centro crispino.

Nel territorio Riberese, infatti, negli ultimi due mesi, si erano verificati dei furti all’interno di scuole, tra cui gli istituti “Navarro” e “Don Bosco”, in cui gli oggetti rubati erano per lo più strumenti audio e musicali, pc notebook ed attrezzature varie.

Nel corso di un massiccio dispositivo di controllo del territorio, disposto nelle ultime ore dal Comando Provinciale Carabinieri Agrigento, i militari della Tenenza di Ribera hanno intensificato i posti di blocco in vari angoli del centro crispino.

Durante uno di questi controlli, è stato fermato un giovane romeno, 30 enne, beccato in possesso di un pc-notebook occultato all’interno della sua autovettura, che ha fatto scattare il sospetto provenisse da una delle scuole razziate, i carabinieri hanno quindi deciso di effettuare ulteriori verifiche presso l’abitazione in cui vive l’uomo.

Nel corso della successiva perquisizione infatti, in un sottoscala ispezionato dai militari, è saltato fuori un consistente quantitativo di oggetti, in particolare personal computers ed attrezzatura elettrica varia, subito sequestrati ed “in gran parte già riconosciuti dal personale addetto agli istituti scolastici che avevano subito i furti.”

Il valore della refurtiva recuperata, ammonta complessivamente a circa 10.000 euro. Al termine degli accertamenti, per i cinque cittadini romeni, 4 uomini ed una donna, è subito scattata una denuncia all’Autorità Giudiziaria, con l’accusa di “Ricettazione”.

Presso la Tenenza dei Carabinieri di Ribera, continueranno nei prossimi giorni le attività di riconoscimento degli oggetti trafugati.