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Sciacca. Azzeramento di giunta? Probabilmente no. I 5Stelle si informino meglio prima di sparare a zero


Scriviamo questo editoriale per dare un’indicazione seria ai lettori di cosa sta effettivamente accadendo in seno al consiglio comunale saccense

Ieri su un quotidiano locale è apparso un articolo in cui si annunciava – in forma di teoria politica, di possibilità senza certezza – la gran notizia che il sindaco Valenti andrebbe verso l’azzeramento della giunta. Oggi il M5S, dimostrando una pesante disattenzione, dice – con comunicato ufficiale – che ieri il sindaco ha mandato una nota alla stampa ammettendo, citiamo: “il disastro totale compiuto in un anno di amministrazione Valenti “minacciandone” addirittura l’azzeramento”. Ebbene, questa notizia è falsa.

Per prima cosa, il sindaco Francesca Valenti non ha mandato né nota, nè comunicato, nè informazione alla stampa circa il presunto azzeramento della Giunta. Ai 5Stelle di Sciacca consigliamo caldamente di non spacciare mai più ricostruzioni giornalistiche anche assai teoriche, per notizie certe, assolute e verificate.

In secondo luogo, entriamo nel merito della nuova notizia in merito all’azzeramento della giunta. Talmente nuova che la povera assessora o assessoressa o assessor* che dir si voglia, Annalisa Alongi sarebbe dovuta saltare da ricostruzioni giornalistiche appena due mesi dopo l’insediamento, invece è ancora oggi al suo posto. Anche noi di Fatti&Avvenimenti.it il primo aprile scorso avevamo parlato del probabile rimpasto di giunta, come ne parlammo in altre occasioni. La storia del rimpasto o azzeramento della Giunta Valenti ogni tanto si ripropone, un po’ come il reflusso gastrico.

Di rimpasto, per i bene informati, si è ritornato a parlare da circa un mesetto. Appare quasi certo che ci sia da parte del Sindaco Valenti il bisogno di una verifica della sua compagine politica e della sua giunta.

Secondo ottime voci, il quadro sarà più completo dopo l’atteso consiglio comunale di questo venerdì 20.

Ma il rimpasto o azzeramento ci sarà veramente, sì o no? La Valenti conta su una maggioranza tutto sommato abbastanza compatta.

I gruppi maggiori sono ben delineati e fanno buon viso a cattivo gioco quando serve, anche se ad oggi alcuni risultano più tesi che altri. Come abbiamo già ripetuto un totale azzeramento appare quanto mai azzardato: Alongi e Neri essendo sprovvisti di forza numerica consistente in consiglio, volano via tranquillamente; Bellanca si tocca solo con il placet di Nuccio Cusumano e appare difficile che ci sia, considerati gli ultimi tempi; Gioacchino Settecasi si alza dalla sedia solo se lo vuole lui, il PD lo appoggerà fino alla morte; Paolo Mandracchia tiene a precisare orgogliosamente agli amici, che non vive di assessorato, però ha 3 voti in consiglio – e la maggioranza è risicata – : il suo, quello di Cinzia Deliberto e quello di Fabio Leonte. Qualcuno ha malignato sulle aspettative di quest’ultimo, ma oggettivamente appare difficile voglia soffiare il posto a Mandracchia, avesse avuto tali pretese le avrebbe dette liberamente molto prima.

Rimpasto quindi? Le condizioni politiche ora come un anno fa non appaiono molto favorevoli. Certamente resta l’ormai antica pretesa assai nota da parte di Cusumano di avere un altro assessore in giunta essendo stata la sua, la prima lista della coalizione, ma da molti lati tengono a precisare che il suo non appare come un vero e proprio ultimatum, difficile faccia effettivamente saltare il banco per questo. La fallimentare esperienza della giunta (non) guidata da Vito Bono non la vuole ripetere nessuno, ieri Simone Di Paola l’ha detto apertamente: “Attenzione, abbiamo avuto una seconda opportunità, non sprechiamola”.

E d’altro canto se un azzeramento appare abbastanza difficile, anche un semplice rimpasto non è da considerare in modo migliore. Perchè se saltano Alongi e Neri, o anche solo Alongi la città potrà ricevere solo due possibili messaggi: o non si è lavorato bene fino ad oggi, ed è offensivo e probabilmente ingiusto verso chi è ancora a ricoprire quella carica, cosa che oltretutto significherebbe aver operato una scelta fallimentare da parte della Valenti stessa; oppure significa che la politica conta più delle persone ed anche chi lavora bene salta come un giocattolo a molla in virtù di giochi politici e pretese numeriche varie.

E tutto questo sappiamo già per certo che è ben valutato e tenuto in considerazione sia in maggioranza che dal sindaco stesso.

Quindi per certo ci sarà solo una verifica di maggioranza, verifica che dovrà portare – secondo premesse – ad un cambio di passo. Perchè anche la stessa maggioranza da segnali di ammissione di un anno amministrativo in cui si poteva fare di più, ma con una maggioranza compatta davanti ci sono altri 4 anni per recuperare e su questo le opposizioni possono farci ben poco se non abbaiare alla luna.

Tuttavia, dalla verifica politica potrebbe nascere – secondo voci bene informate – anche l’idea di regolare meglio la macchina comunale, che non adesso, ma negli ultimi 25 anni sembra essere apparsa talvolta troppo appesantita dagli intedimenti politici di dirigenze, impiegati ed altro. Il sindaco Francesca Valenti conosce bene il diritto amministrativo, sa bene quali leve muovere, staremo a vedere se intederà avviare questo forte cambiamento.