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Sciacca. Centro Destra su ponte Cansalamone: “per il sindaco Il galateo politico è un illustre sconosciuto”


I Gruppi Consiliari di Opposizione di Centro Destra del Comune di Sciacca dichiarano la loro perplessità sul mancato invito delle opposizioni a prendere parte all’incontro sul ponte Cansalamone


Il Centro Destra, inoltre punta il dito sul fatto che fosse però presente il consiglieri del Movimento 5 Stelle Alessandro Curreri, circostanza ritenuta “anomala”. Di seguito la nota.

Diamocela tutta. L’amministrazione Valenti è l’amministrazione delle continue sorprese. Non si può che restare perennemente allibiti. Il galateo politico è, per l’amministrazione guidata da Francesca Valenti, un illustre sconosciuto. Abbiamo appreso dalla stampa locale che si è celebrato, a Palermo nei locali del commissario del Governo, un incontro relativo alle sorti del Ponte Cansalamone di Sciacca, la vera seconda grande problematiche che affligge la nostra città. Un incontro silenzioso, quasi muto e svoltosi senza alcuna eco. Ma dopo qualche ora il silenzio si è trasformato in un rumore tanto assordante da svelare il mistero.

Ci stupiamo poco del fatto che il Sindaco non abbia invitato alcun membro delle opposizioni a prendere parte all’incontro. Scopriamo però che, oltre alla giusta presenza dell’Ing. Accardi, che nelle scorse settimane aveva messo in evidenza i rischi e le criticità connesse ad una apertura temporanea del ponte e proposto in sostituzione una “Viabilità alternativa” al Ponte Cansalamone prevista nel PRG, e all’Assessore delegato Calogero Segreto, erano presenti l’ing. Mario Di Giovanna e, guarda un pò, il consigliere comunale del Movimento 5 Stelle Alessandro Curreri.

Una presenza incomprensibile soprattutto se si pensa che nessuno di noi dell’opposizione era a conoscenza di questo importantissimo incontro. Al contempo però l’amministrazione non ha ritenuto importante portare con se, come è giusto che sia, il dirigente del Settore Lavori pubblici ad esempio, al fine di avere una copertura tecnica opportuna durante tutto l’incontro.

Questa riunione una cosa però l’ha fatta emergere. Se vi sono stati dei ritardi E OGGI NON ABBIAMO ANCORA UN PROGETTO ESECUTIVO DEL PONTE, ma solo un preliminare, redatto dal genio civile di Agrigento per un importo pari a 2.930.000 euro, la colpa è solo ed esclusivamente riconducibile al Sindaco di Sciacca. E perché? Li casca l’asino.

Il Sindaco ha dichiarato più volte, anche nel corso della conferenza stampa di fine anno, che l’amministrazione ha richiesto uno stralcio dell’importo complessivo per poter effettuare, in via transitoria, la realizzazione di una soluzione tampone con l’apertura del viadotto a senso alternato e vietato ai mezzi pesanti.

Uno stralcio per un importo di 400.000 euro. Una chimera, uno stralcio utile solo a generare rallentamenti su rallentamenti. La burocrazia dell’amministrazione Valenti è in guerra con la burocrazia palermitana. Il risultato? Una macedonia di guai per la riapertura del Ponte Cansalamone.

Due cose sono sicure dall’incontro Palermitano: da un lato il Sindaco non ha per niente le idee chiare, dall’altro lato è palese che certi consiglieri di opposizione hanno maggiore peso politico di quelli di maggioranza”.