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Sciacca. Di Paola a Maggioranza e Opposizione: “Attacchi pretestuosi, ma serve riavvicinarsi alla città e metterla al centro”


Simone Di Paola fa quadrato attorno al sindaco rispetto ai numerosi attacchi giornalieri che rivece dalle opposizioni

“Leggo i quotidiani attacchi al nostro sindaco da parte delle opposizioni, le quali, alla faccia del dichiarato amore per la città, probabilmente non vedevano l’ora che si manifestassero le prime difficoltà per sganciare bombe contro Francesca Valenti”. Così oggi il consigliere di maggioranza del PD Simone Di Paola.

Poco importa che molte delle questioni denunciate oggi sono le medesime che, a parti invertite, i nostri attuali detrattori si sono guardati bene dal risolvere: l’importante è attaccare a testa bassa, la coerenza in questa città è merce rara. Ma ci sta, tutto normale, tutto vecchio, tutto visto.

Oggi, dinanzi alle difficoltà che ci sono e che nessuno intende negare, men che meno io, voglio dire con tutta la passione che ho in corpo che il sindaco Francesca Valenti merita tutto il sostegno e la forza che ognuno di noi può darle, per risollevarsi e ripartire, con ancora più orgoglio ed entusiasmo.

Terme, acqua, pulizia, decoro, spazi per i bambini, sport, cultura, turismo. – dice Di Paola – Non sono slogan elettorali vuoti, ma questioni che meritano una visione politica e scelte amministrative coraggiose e chiare.

Adesso però occorre recuperare il senso di una comunità politica; occorre accorciare le distanze fra esecutivo, consiglio comunale e città; occorre rispolverare un programma, improntato al cambiamento vero e renderlo concreto, trasformarlo in cose fatte, realizzate; occorre trovare un terreno di comune visione ed effettiva cooperazione con uffici e dirigenza; occorre sotterrare le asce di guerra fra maggioranza e opposizione ed iniziare a confrontarci sul merito delle questioni, mettendo davvero la città al centro del lavoro delle cosiddette classi dirigenti; soprattutto occorre rimettersi sulle stesse frequenze della città, in sintonia con i saccensi, sapendo che esiste una distanza abissale fra il palazzo e la gente comune e negarlo sarebbe puerile.

Pensare di trarre benefici elettorali da questo stato di crisi della città, gettando la croce addosso a Francesca, rispetto a problemi che si trascinano da anni e che forse sarebbe venuto il momento di risolvere, mi appare stucchevole, strumentale e sciocco. Sappiano dunque i nostri detrattori che continuando sulla linea dell’aggressione pregiudiziale non faranno che unirci ancor di più tutti attorno al nostro sindaco, al nostro leader, alla nostra amica Francesca”.