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Sciacca. Nel PD non solo renziani, Filippo Marciante a Roma per Francesco Boccia


Il PD saccense si dimostra ricolmo di anime diverse e distinguo, e mentre il segretario Michele Catanzaro fa la guerra a Zambito, Filippo Marciante vola a Roma da Francesco Boccia

Tante idee diverse nel PD saccense e non solo renziani, così, mentre il luogotenente renziano Faraone si “autoelegge” al vertice regionale del partito e Michele Catanzaro litiga aspramente con l’ex vertice provinciale Giuseppe Zambito, Filippo Marciante – attuale presidente del PD Saccense – vola a Roma per sostenere la candidatura di Francesco Boccia alla guida nazionale del partito.

L’occasione è stata la manifestazione svoltasi ieri dal titolo “Una giornata #Aporteaperte”, un momento di ascolto e di confronto in cui coniugare diritti e innovazione. “La politica non è stata al passo con i tempi ed è arrivata tardi nell’interpretare la società al tempo dell’innovazione digitale.

Il congresso del PD è l’occasione per parlare di futuro, per raccontare agli italiani qual è l’idea di partito che abbiamo e, soprattutto, qual è la nostra idea di Paese, in un contesto globale stravolto dalla rivoluzione capitalistica che stiamo attraversando”.

Così ieri sviluppatori, startup, giovani e meno giovani, amministratori locali, iscritti al PD e non, si sono confrontati con le parti sociali per dare alla “politica le ricette per affrontare questo nuovo mondo in continua evoluzione.”

Tra gli interventi nel dibattito pragrammato, anche quello di Filippo Marciante, presentato al pubblico dell’evento dallo stesso Francesco Boccia: “Lo dico con grande affetto, Filippo sta facendo un grande lavoro in tutta Italia e lo fa con una difficoltà in più, partendo dalla Sicilia”.

Marciante nel suo intervento ha parlato del partito e del bisogno di un nuovo modo di fare politica, più aperto ed inclusivo. Proprio sul bisogno di partecipazione ha affermato:Quando noi raccoglievamo le firme vere, in altre parti d’Italia le firme arrivavano per email, lì ora il partito non esiste più, è in mano a pochi soggetti”.

Nel convegno si è discusso anche della piattaforma Rousseau del M5S, lanciando l’idea di lavorare a una piattaforma PD nuova e trasparente, da mettere a disposizione di tutto il partito e della politica italiana.