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Sciacca. Rassegna Franco Catalano dal Fazello alla Badia Grande: ma chi paga?


Ad intervenire sulla vicenda è oggi il consigliere di opposizione Giuseppe Milioti presentando un’interrogazione formale all’amministrazione

“Quello che accade a Sciacca ha dell’incredibile ed è un chiaro segno di improvvisazione che per questa amministrazione è diventata la più totale normalità”, scrive Milioti.

“Quando tutti ormai sapevano che la decima rassegna di teatro dedicata al compianto Franco Catalano si doveva svolgere presso il complesso monumentale Fazello, per sopraggiunti problemi legati alla sicurezza del luogo, tutti gli spettacoli previsti nell’atrio del complesso Fazello sono stati trasferiti all’Arena giardino della badia grande a San Michele.

Pertanto chiedo, ma l’amministrazione comunale non era a conoscenza di questi problemi? Perché non si è provveduto prima? Chi ha remunerato l’affitto dell’arena della multisala? Il comune? L’associazione?

Siamo all’improvvisazione pura e più assoluta tanto che chiedio affettuosamente al sindaco che se non può, per suoi impegni personali, portare avanti in maniera decente la delega alla cultura, che la lasci a qualcun altro“.

Poi il consigliere segnala anche due strane situazioni: la prima riguarda l’Atrio Inferiore del Comune di Sciacca che risulta essere inagibile solo per le rassegne teatrali mentre per matrimoni e parcheggi sembra possa essere e venga usato benissimo. Ed è certamente curioso.

In secondo luogo, Milioti ricorda che giovedì 12 presso l’atrio superiore del palazzo comunale,su  organizzazione dalla Libreria Ubik, era presente a Sciacca Chiara Francini attrice e donna di spettacolo, che ha presentato il suo ultimo libro.

“Lasciando da parte l’assenza ormai cronica dell”amministrazione, ed in particolar modo dell’assessore alla cultura (ovvero il sindaco) abbiamo constatato che il patrocinio del comune si era ridotto al mero utilizzo dello “spazio”. Pare che le sedie per gli ospiti siano state sistemate dal proprietario della libreria il quale (secondo voci non confermate, ma chiederemo al sindaco) abbia pure pagato l’amplificazione per organizzare uno spettacolo inserito, in pompa magna, nel cartellone dell’estate saccense”.