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Segnalano il fratello per droga, lui pesta un carabiniere fuori dal servizio: Denunciato buttafuori


I Carabinieri del nucleo operativo e radiomobile, a conclusione indagini, hanno segnalato alla Procura della Repubblica di Agrigento per i reati di violenza, resistenza, lesioni e minacce a pubblico ufficiale D.N.C. di 42 anni, nullafacente di Agrigento.

Il 42enne alle ore 01.20 del 15 agosto 2017, in un noto locale della località balneare di San Leone, dove svolgeva funzioni di security – anche detto “buttafuori” – , ha minacciato ed aggredito un militare dell’Arma, come forma di ritorsione per pregresse attività di servizio svolte dal carabiniere, durante le quali era stato segnalato il fratello dell’aggressore, poiché trovato in possesso di hashish.

Al militare, prontamente soccorso, venivano procurate dal 42enne “ferite da trauma contusivo”, giudicate guaribili in giorni 7. Quest’ultimo dopo essersi precipitosamente allontanato dal locale per tentare di sottrarsi all’identificazione ed essersi cambiato indumenti, veniva poi rintracciato presso l’ospedale San Giovanni di Dio di Agrigento, intento a farsi refertare.

Il 42enne che per portare a termine il suo piano criminoso, indossando la maglietta della security, aveva condotto con l’inganno il militare in una zona defilata del locale pubblico, con la scusa di dovergli parlare, dopo l’aggressione prima di fuggire aveva inoltre minacciato di morte il carabiniere intimandogli di non riferire nulla di quanto accaduto.

Al momento sono in corso ulteriori accertamenti intesi a verificare le modalità di intervento del rimanente personale della security della discoteca che potrebbe aver favorito la fuga del violento sottraendolo all’identificazione. I carabinieri che indagano sull’accaduto, spiegano che si procederà comunque alla richiesta di chiusura temporanea del locale pubblico.

Occorre infine sottolineare che la gravità dell’episodio nel corso del quale un carabiniere è stato aggredito a causa della sua attività di servizio avrebbe probabilmente richiesto nell’immediatezza l’applicazione di misure più adeguate”, hanno dichiarato dal Comando dei Carabinieri.

Insomma, una situazione gravissima in cui sembra trasparire un certo amarissimo senso di impotenza da parte dei militari.