Ha saputo colpire nel segno Salvatore Monte, il regista e sceneggiatore dello spettacolo proposto in queste sere al Collegio delle Giummare di Sciacca
Sciacca, Spettacolo Dixmude – Sugli oceani del cielo: Estratto video
Sciacca, Spettacolo Dixmude – Sugli oceani del cielo: Estratto video
Gepostet von FattieAvvenimenti SciaccaeProvincia am Sonntag, 29. Juli 2018
Uno spettacolo emozionante e coinvolgente, un viaggio nel tempo che introduce lo spettatore e lo rende partecipe, insieme ai narratori, della storia. “Dixumede – Sugli oceani del cielo” rappresenta forse, anche e soprattutto grazie ai suoi espedienti tecnici e narrativi, l’essenza della Sciacca migliore, che non dimentica e che in questa città ci crede ancora.
Sotto un profilo tecnico e pratico, si è fatto palesemente di necessità virtù: a Sciacca per vari motivi di cui non è utile parlare in questa sede, manca una struttura degnamente capace di ospitare uno spettacolo teatrale, ed allora si ricorre ad arene all’aperto, a location più o meno indicate, ma nel caso del Dixmude questa problematica è totalmente superata ed anzi grazie all’espediente narrativo di usare tre giovani narratori “contemporanei” che guidano lo spettatore per i luoghi che sono stati loro malgrado teatro reale delle vicende legate al ritrovamento del dirigibile caduto nel mare di Sciacca nel 1923 – abbattendo completamente le mura degli spazi scenici, ma senza mai sovrapporli -, permettono sia di “vivere” i luoghi, toccarli con mano, comprenderli e restarne affascinati, sia di mostrare una parte di Sciacca che forse non tutti i concittadini conoscono, portando addirittura lo spettatore dentro il collegio, nelle stanze in cui Padre Michele Arena ha vissuto.
Poi Monte è ormai un habitué degli spettacoli all’aperto, sapendo creare bene la giusta atmosfera non solo scegliendo le colonne sonore più indicate – attingendo a piene mani, nello stile, essendo alcuni pezzi risuonati e creati da Riccardo Plaia, da compositori orchestrali di stampo hollywodiano come Two steps from hell, Hans Zimmer, Audiomachine e via dicendo -, ma anche sfruttando giochi pirotecnici talvolta piuttosto “consistenti”.
Nello spettacolo la storia risulta ben strutturata, la narrazione con i vari flashback recitati scorre fluida e non annoia, ed anche le parti ballate – ben eseguite – risultano amalgamarsi bene allo spettacolo andando in crescendo – grazie alle colonne sonore – immergendo lo spettatore in quanto narrato fino a qualche minuto prima.
Sotto il profilo recitativo la scelta di Riccardo Plaia nel ruolo di Padre Arena è stata veramente indicata. L’attore si è saputo immedesimare in modo assai convincente lasciando trasparire non una narrazione artefatta, ma la visione di un uomo del suo tempo che di certo non si limitava ad essere “un prete di campagna”, ma una guida per i concittadini ed il punto fisso di cui questa città forse avrebbe tutt’ora bisogno. Apprezzabile l’accenno nello spettacolo al fatto che Sciacca venne risparmiata durante la Seconda Guerra Mondiale almeno dalle bombe francesi proprio in virtù del gesto non dimenticato di Padre Arena che eresse addirittura il monumento oggi visibile sul promontorio delle Terme, anche contro il volere dell’allora sindaco Molinari a cui Arena rispose senza mandarle a dire: “Prova a fermarmi se ci riesci”.
Altra menzione più che onorevole va a Patrizia Di Fede, che cantando anche dal vivo – e strizzando l’occhio così al musical – ha dimostrato ottime doti da soprano di opera dando alla spettacolo un contributo assai apprezzabile.
Sulla scena poi vari attori ormai rodati e volti nuovi ma conosciuti come Luigi Ciaccio, Vincenzo Raso, Luigi Sclafani, Samanta Misuraca, Domenico Vernagallo e tanti altri.
Uno spettacolo che ripercorrendo fedelmente le storiche vicende del Dixmude, soprattutto al modico prezzo proposto, è veramente da non perdere.
Giornalista Direttore responsabile di Fatti&Avvenimenti. Nato a Partinico (PA), ma saccense. Ha sempre vissuto a Sciacca, dove fin da giovanissimo si è appassionato alla politica locale. Scrive da quando aveva 17 anni, scrive di tutto perché “così è giusto che sia”. Ha scritto principalmente per il giornale ControVoce di Sciacca e per il Fatti&Avvenimenti, ma suoi articoli sono apparsi anche sui quotidiani La Valle dei Templi.net, LinkSicilia (MeridioNews), La Voce di New York e tanti altri giornali agrigentini, regionali, nazionali ed internazionali. Da Gennaio 2017 è corrispondente italiano per la rivista francese Lumieres Internationales Magazine. Scrittore a tempo perso. E’ anche uno studente di Giurisprudenza. Coltiva da anni la passione della musica e del canto ed ha una sua band. Non chiedetegli cosa voglia fare da grande, perché non lo sa.