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Trapani. Tunisino espulso perché “pericoloso”, torna in Italia col gommone: arrestato, sarà espluso di nuovo


Il tunisino era ben noto alle forze dell’ordine essendo stato nel carcere di Trapani tra i detenuti di fede islamica tenuti sotto controllo, dove ha scontato una lunga pena per rapina aggravata, oltre ad avere numerosi altri precedenti

E’ stato arrestato dalla Digos e sarà nuovamente espulso dall’Italia in tempi brevissimi BEN KRAIEM Lamjed, tunisino di 37 anni, che era stato già destinatario di un decreto di espulsione emesso lo scorso 3 febbraio dal Prefetto di Trapani.

Lunedì scorso, il tunisino ha tentato di raggiungere nuovamente le coste trapanesi dalla Tunisia clandestinamente, a bordo di un gommone con altri 4 connazionali; tuttavia, i migranti clandestini si sono dovuti fermare a circa 25 miglia a sud Ovest dal porto di Mazara del Vallo a causa di un’avaria al motore. Lì sono stati rintracciati dalla Capitaneria di Porto, che li ha condotti presso il Centro per il rimpatrio di contrada Milo al fine di procedere alle attività di identificazione e foto segnalamento.

Nel corso dell’attività preventiva della Digos sui cittadini extracomunitari ospitati nel Centro, è stato scoperto immediatamente il noto BEN KRAIEM Lamjed.

Il tunisino era ben noto da tempo in Italia: era emerso all’attenzione della stessa Digos nell’ambito della consueta attività di monitoraggio dei detenuti di fede islamica mentre si trovava ristretto presso il carcere “Pietro Cerulli” di Trapani dove stava scontando una lunga pena detentiva per rapina aggravata, avendo peraltro al suo attivo numerosi precedenti: nel 2013 era stato arrestato per il traffico di rilevanti quantità di stupefacenti ai fini dello spaccio insieme ad un altro connazionale.

A causa della sua fedina penale, al BEN KARIM El Amjad, alias di BEN KRAIEM Lamjed, era stata intimata l’espulsione dal territorio nazionale, poiché soggetto ritenuto pericoloso per la sicurezza pubblica.

Lo scorso 6 febbraio era stato accompagnato a mezzo della Forza Pubblica presso la Frontiera aerea di Palermo ed imbarcato su un volo con destinazione finale Tunisi.

Lo straniero quindi non sarebbe potuto rientrare nel territorio italiano e nell’Area Schengen prima del decorso di un periodo di 5 anni dalla data del suo effettivo allontanamento dallo Stato.

Concordemente con le valutazioni del pubblico ministero di turno, l’uomo è stato quindi arrestato insieme ad un altro compagno di viaggio, ACHREF Sefi (ritratto nella foto di destra), classe ’89, anche lui destinatario di un decreto di espulsione emesso il 14 luglio del 2015 dal Prefetto di Milano.

Ricevuta la convalida dell’arresto ed il nulla osta all’espulsione da parte dell’Autorità Giudiziaria, i due cittadini tunisini saranno rimpatriati nel proprio paese d’origine.